È un pesce che popola i fondali del lago d’Iseo, dove trova un buon habitat per riprodursi. Il corpo tozzo è ricoperto da piccole squame, le pinne sono grosse e carnose. La tinca del lago d’Iseo è l’ingrediente principale di una ricetta le cui origini risalgono all’Ottocento: la “tinca ripiena”. Il pesce è farcito di formaggio, pane e spezie, cotto al forno in pirofile di terracotta e con ampio uso di burro e servito con polenta.

Preparazione:

Aprite dal ventre, pulite delle interiora, togliete attentamente le lische e lavate con attenzione la tinca. Questo è in realtà l’unico momento un po’ complicato di una preparazione nel complesso abbastanza semplice, ma va fatto con pazienza. Mescolare gli ingredienti del ripieno a secco con il formaggio, il pane, le spezie, il sale e il prezzemolo e riempire le tinche. Adagiate le tinche in una teglia di terracotta precedentemente bagnata con poco olio e alcune foglie di alloro. Ricoprite con parte del ripieno e pezzettini di burro. Infornare a fuoco moderato 160/170° per circa 2 ore.

 

 

Difficoltà - Media

Preparazione - 30 minuti

Tempi Cottura - 2 ore

Dosi - 4 persone

Costo - Basso

Tinca ripiena alle spezie

Ingredienti:

4 tinche da 300 gr cadauna,

300 gr burro,

300 gr grana padano,

100 gr pane grattato,

un mix di spezie (cannella, noce moscata chiodi di garofano, pepe), sale,

olio di oliva,

prezzemolo

qualche foglia di alloro.

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